Poiché il
fisioterapista manuale è altamente specializzato
nella valutazione e nel trattamento dei disordini
funzionali neuro-muscolo-scheletrici, i problemi più
frequenti trattati sono le cefalee miotensive, i
dolori articolari e muscolari, i traumi sportivi, le
cervicalgie, le dorsalgie, le lombalgie, le
sciatalgie, le ernie discali, le tendinite e altri
disturbi funzionali dell’apparato locomotore.
sono milioni i
pazienti che ogni anno si rivolgono e trovano
beneficio dalla terapia manuale, specialmente per
sindromi dolorose della colonna vertebrale. esistono
inoltre numerosi studi in letteratura scientifica
che ne dimostrano la sicurezza e l’efficacia in
particolare per cervicalgie, cervicobrachialgie,
dorsalgie, lombalgie, cefalee miotensive, traumi
sportivi, ernie del disco e protrusioni discali.
La terapia manuale
rispetta la regola del non dolore, e solo raramente
alcune tecniche possono risultare fastidiose. al
contrario i pazienti trovano immediatamente sollievo
dal dolore e dalla tensione.
Tutti e a tutte le
età possono trarre beneficio dalla terapia manuale.
infatti esistono tecniche adatte al bambino, altre
più specifiche per l’atleta o l’anziano.
Poiché la terapia
manuale è anche un sistema di prevenzione dei
disturbi che interessano l'apparato
neuro-muscolo-scheletrico, e non solo di valutazione
e trattamento, è importante rivolgersi al
fisioterapista specializzato in terapia manuale
regolarmente senza attendere che insorga il dolore.
TERAPIA
MANUALE - LA VISITA
Un’ anamnesi completa,
un attento esame soggettivo e oggettivo, il
controllo di eventuali indagini diagnostiche
effettuate come ecografie, rx, tac, risonanze
magnetiche e di altri esami rappresentano i punti
cardine della prima visita. alla luce da quanto
emerso dall’ esame e dal ragionamento clinico, il
terapeuta valuta il caso e appronta un piano di
trattamento, informando in maniera semplice ed
esauriente il paziente e rispondendo alle sue
domande. se opportuno già durante la prima visita
effettua il primo trattamento.
Il numero di
trattamenti è chiaramente soggettivo, dipendendo da
innumerevoli fattori come l’entità e la tipologia
del disturbo, l’età del paziente, ecc…