Diete
ad elevato contenuto di Carboidrati, basso contenuto
di Grassi e moderato contenuto di Proteine sono
indicate per ottenere le migliori performances
atletiche. I Carboidrati costituiscono infatti la
fonte energetica primaria utilizzata durante
l’esercizio fisico intenso e prolungato. In assenza
di un adeguato apporto calorico fornito dai
Carboidrati complessi, l’organismo è costretto a
utilizzare i Grassi di deposito e le Proteine
tissutali. La durata dell’esercizio fisico, la sua
intensità, il livello di allenamento e la quantità
iniziale di Carboidrati immagazzinati nel muscolo
sotto forma di Glicogeno, determinano il fabbisogno
energetico dell’organismo dell’atleta.
Nella dieta
dell’atleta, i Carboidrati complessi sono il
carburante d’eccellenza, mentre le Proteine sono
necessarie per il rinnovo e l’accrescimento del
tessuto muscolare.
La presenza o meno di carne nella
dieta appare irrilevante per il livello di
prestazioni raggiunte dagli atleti. Cereali
integrali, frutta, verdura costituiscono fonti
ideali di Carboidrati e Proteine, quindi
un’alimentazione basata su una varietà di cereali,
legumi e verdure è facilmente in grado di fornire
tutti gli aminoacidi essenziali e il substrato
energetico richiesto dall’organismo dell’atleta.
L’elevata assunzione di Antiossidanti è poi in grado
di proteggere i tessuti dai danni secondari allo
stress ossidativo causato dal pesante esercizio
fisico.
Considerato che il grande apporto di
Carboidrati, indispensabile per l’atleta, è più
facilmente ottenibile con questo tipo di
alimentazione, le Diete Vegetariane e Vegane ben
bilanciate risultano del tutto compatibili con
attività sportive - anche molto intense - e sono
addirittura consigliabili per chi pratichi sport di
resistenza.
In particolare la Dieta Vegana è la
scelta migliore, perché consente di ottenere il
giusto apporto proteico senza lo svantaggio di
introdurre Grassi animali. Tale dieta è poi in grado
di apportare vantaggi a breve e lungo termine per la
Salute (riduzione della Pressione Arteriosa, della
dislipidemia, del grasso corporeo e degli altri
fattori di rischio), garantendo all’atleta di poter
continuare a lungo la propria pratica sportiva.